Demo Morselli: “Non reggevo più, i ritmi erano logoranti”

"La TV ti mette il timbro e per la massa rimani quello".

Demo Morselli:  "Non reggevo più ritmi erano logoranti"Demo Morselli:  "Non reggevo più ritmi erano logoranti"
Protagonisti

Demo Morselli, noto direttore d’orchestra e celebre volto televisivo accanto a Maurizio Costanzo, ha rilasciato un’intervista alla Repubblica. Ha parlato del suo legame con il mondo della televisione e del suo rapporto con Maurizio Costanzo: “Premetto: Costanzo non dava del tu a nessuno. Quando scesi dal palco del festival “Un disco per l’estate” mi venne incontro. Mi diede la mano e mi disse: ‘Io e te faremo tanta strada insieme'”.

“La TV è un’arma a doppio taglio”

“La mia figura come trombettista è sparita, ha lasciato il posto a quella di arrangiatore e direttore d’orchestra a servizio della tv. È un’arma a doppio taglio perché ti rende popolare, ma se vuoi proporre qualcosa di più particolare, come la classica o il jazz. La gente pensa che sei quello del Costanzo e che non c’entri nulla con quei generi. Non conosce la tua estrazione. La tv ti mette il timbro e per la massa rimani quello. Puoi continuare a ripetere che hai studiato al conservatorio, che hai suonato con Ray Charles e i Simply Red, ma loro ti vedranno sempre così. Durante la quindicesima edizione di Buona domenica non reggevo più ritmi che erano diventati logoranti. Dato che facevo anche il Maurizio Costanzo show, concerti live e registrazioni. Pensavo che sarei potuto rientrare in un secondo momento”.

Non suono in tv da tre anni

Morselli, dopo un periodo di assenza dalla televisione, ha fatto il suo ritorno a I Fatti Vostri su RaiDue: “Per gli artisti vale un detto, ‘si chiude una porta e anche il portone’. Ho avuto la presunzione di prendere un anno sabbatico e poi nessuno mi ha richiamato. Le orchestre in tv erano tornate di moda e non ce n’erano tante. È stata l’occasione di farmi rivedere e al contempo di poter fare anche concerti di sera. E avere una vita sociale, dato che lavoravo solo di mattina. Ora invece non suono in tv da ormai tre anni. Se mi chiamasse un programma interessante ci andrei volentieri: la tv mi ha reso popolare e non smetterò mai di ringraziarla“.

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