Antonio Cassano, Daniele Adani e Nicola Ventola in un comunicato prendono posizione nei confronti di Christian Vieri. Dopo il divorzio che ha cancellato il “tradizionale” format della Bobo tv, volano parole durissime: “Niente è irreversibile, ma le persone non vanno prese in giro. È stato ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la Bobo tv“.
A gestire totalmente da qualche settimana il canale Twitch è l’ex centravanti. I suoi ex compagni di avventura e partner sono stati “liquidati” con una breve spiegazione in diretta: “Li ringrazio per l’impegno e la collaborazione, da oggi ci sono solo io”.
Il comunicato stampa
Dopo diversi messaggi rimbalzati sui social e altrettante dichiarazioni in tv, arriva sui social la presa di posizione ufficiale dei tre ex calciatori. “La Bobo tv è sempre stata una famiglia allargata. Per chi era davanti al microfono e anche per chi l’ascoltava. Ed è a questo gruppo, la nostra community, che ci rivolgiamo, in nome di una chiarezza e trasparenza a cui ci siamo sempre richiamati, e che giustamente in questi giorni molti di voi hanno preteso, in forma privata o tramite i social. L’esigenza quindi di fare luce su alcune situazioni verificatesi negli ultimi tempi rimane doverosa per le tante persone che ci hanno fin qui seguito. Noi parliamo a voi”.
I tre sottolineano che negli ultimi tempi erano cambiati, e non da parte loro, “stimoli, motivazioni e visioni. E soprattutto c’era una comunicazione distaccata, con poca passione e poca voglia di condividere”. Antonio Cassano, Daniele Adani e Nicola Ventola precisano ancora: “Nonostante tutto, abbiamo cercato di essere sempre collaborativi, sollecitando e stimolando un percorso che rendesse la Bobo tv, per noi centro assoluto delle attività da compiere nella volontà di raccontare il calcio come piace a noi, ancora più vicino alla gente, nello spirito delle origini”.
“Impossibile proseguire”
Infine, i tre aggiungono: “In sostanza, noi chiedevamo informazioni e stimoli per nuovi progetti. In cambio, abbiamo avuto risposte indirette (attraverso la figura della nostra manager) e poi dirette, con modi non rispettosi, in cui ci è stata data dimostrazione della totale difformità d’intenti, della chiara differenza di visione”. A questo punto per i calciatori “era impossibile proseguire, tanto che abbiamo comunicato l’intenzione di fermarci qualche giorno con l’intento di chiarire i dubbi sollevati e di farlo tutti insieme. Necessitavamo insomma di una risposta forte e rassicurante sul futuro”.
Fonte: Adnkronos