Carmen Consoli: “Io metto le cose in chiaro: non ne pago pizzo”

“Tutto il sistema ipercomunicativo di oggi è basato su ricatti impliciti”.

Carmen Consoli: “Io metto le cose in chiaro: non ne pago pizzo”Carmen Consoli: “Io metto le cose in chiaro: non ne pago pizzo”
Protagonisti

Carmen Consoli si sfoga duramente contro i social. Ma la critica è molto più ampia è va al di là di Facebook o X: è tutto il sistema di questa nuova ipercomunicatività che ci rende in qualche modo ingabbiati e ci tiene costantemente sotto ricatto.

La schiavitù del telefono

Il telefono non me lo porto quasi mai. Solo se non sono con mio figlio, per parlare con lui”, ha spiegato Carmen Consoli in un’intervista al Corriere della Sera. “E lo dico chiaramente alle persone: ‘Se non vi rispondo è inutile che insistete'”. Lo smartphone è una schiavitù. “Io non voglio questo strumento attaccato fisso al mio corpo. Perché devo essere sempre reperibile? È un ricatto, tutto il sistema ipercomunicativo di oggi è basato su ricatti impliciti. È un ricatto non è qualcosa che ha a che fare con la poesia, ha a che fare con la delinquenza”. Per l’artista sicilianaesiste la delinquenza materiale e quella spirituale. Abbiamo lottato a lungo per affrancarci da tutto questo. Perché devo dare questo pizzo morale al sistema? Io metto le cose in chiaro: non ne pago pizzo”. Poi la riflessione sui social: “Non li uso. Il primo social, WhatsApp, me l’ha installato mio figlio. Perché sennò non riusciva a chiamarmi in America. Sulle piattaforme social “finiamo a interagire solo con quelli che la pensano come noi. Nella vita non funziona così. Quindi trovo sia diseducativo. A me hanno insegnato che chi ha un pensiero diverso può correggere il mio. E se il tuo pensiero ha punti deboli si può arricchire grazie al mio. Viviamo una fase di torpore, le coscienze sono addormentate e sempre le une contro le altre”.

La scuola e gli influencer

E infine l’argomento influencer e la scuola. “A mio figlio dico che c’è il cibo che nutre il corpo ed il cibo che ti nutre il cervello. E che sarebbe bellissimo se si laureasse”, ha sottolineato Carmen Consoli. “Come dice il mio amico Max Gazzè, con che credibilità diciamo ai nostri figli che lo studio è importante, se poi vedono che un influencer prende 50mila euro al mese senza fare niente?”. E infine: “Oggi se approfondisci sei noioso, la gente non ti segue. In un titolo ci deve essere già tutto, e se è solo una mezza verità non importa”.

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