In un’intervista a BBC Radio 1, il frontman degli U2 Bono ha offerto una prospettiva singolare sui Coldplay, insistendo sul fatto che non dovrebbero essere classificati come una “rock band”, pur esprimendo la sua incondizionata ammirazione per la band di Chris Martin.
Negli ultimi 25 anni, i Coldplay sono stati la band di maggior successo in Gran Bretagna, vendendo oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo. In vista della loro esibizione il mese prossimo al Festival di Glastonsbury, la loro ascesa è la storia della nuova serie della BBC Sounds, Music Uncovered: The Genius Of Coldplay, condotta da Greg James. Oltre a presentare Bono, il programma vanta anche interviste con il manager dei Coldplay Phil Harvey, Emily Eavis del Glastonbury Festival e gli artisti contemporanei come Rachel Chinouriri, Maisie Peters e Griff.
Quando gli è stato chiesto quale fosse la sua canzone preferita dei Coldplay, Bono ha dichiarato: “Sceglierei ‘Clocks’, perché con il passare degli anni non sarebbe più andata via. In un certo senso ti rimane attaccata, più stretta del tempo stesso. Il quadrante dell’orologio di una band che condivide un momento nel tempo… Ricordo quando l’ho sentita per la prima volta, che mi sono ritrovato a picchiare l’aria in modo virile, ma non aggressivo; e poi la sensazione di ‘oh, questa è semplicemente migliore della canzone di chiunque altro in questo momento’…”.
Non una rock band, qualcosa di diverso
Il cantante irlandese ha poi aggiunto: “Devo dire che i Coldplay non sono un gruppo rock. Spero che sia ovvio. C’è qualcosa di molto più interessante lì, come gli Isley Brothers o qualcosa del genere. Non dovrebbero essere giudicati secondo le regole della musica rock. La rabbia è il fiume che scorre sotto la maggior parte delle formazioni rock, mentre la musica dei Coldplay ha una fonte diversa e penso che sia meglio rivelata proprio in questa canzone ‘Clocks'”.
L’amore di Bono per i Coldplay e per Clocks non è un segreto. Quando ha compiuto 60 anni nel 2020, ha deciso di condividere sulla rivista Far Out una playlist delle sue 60 canzoni preferite di tutti i tempi, che gli “avevano salvato la vita”, tra cui ovviamente c’era Clocks. Bono ha anche scritto una lettera aperta indirizzata alla band, che recita: “Siete indicibilmente fantastici. Avrei potuto scegliere ‘Yellow’ perché mi piacciono le radici folk del tuo vostro album ‘Parachutes’, ma anche ‘Viva la Vida’, che è un bellissimo testo sul perché l’Inghilterra non ha mai avuto una rivoluzione come in Francia o altrove (direi che è stato a causa del fatto di bere il thè… con il caffè sarebbe stato diverso)”