La nuova stagione de L’Amica Geniale sarà trasmessa dall’11 novembre. L’ultimo capitolo della storia vedrà Alba Rohrwacher nei panni di Lenù, Irene Maiorino in quelli di Lila e Fabrizio Gifuni in quelli del conteso Nino Sarratore. La quarta stagione è stata presentata in occasione della Festa del Cinema di Roma e andrà in onda su Rai 1 dall’11 novembre per cinque serate. Ciascun attore si è espresso sul proprio personaggio. Alba Rohrwacher, voce narrante di tutta la serie, ha parlato di Margherita Mazzucco: “Ho rispettato molto il suo percorso nel ruolo di Lenù. Abbiamo passato ore insieme in sala di doppiaggio. Il giorno in cui abbiamo girato l’ultimo episodio della terza serie, quello in cui si passano il testimone allo specchio nel bagno dell’aereo, eravamo vestite uguali, pettinate allo stesso modo, i nostri sguardi si sono cercati e trovati“.
Irene Maiorino ha preso ispirazione dalla solitudine di Lila: “Dal suo vuoto. Dal suo dramma che finalmente vedremo. Emancipazione femminile, lotta di genere e di classe accomunano sia Lila che Lenù, ma lo fanno in modo diverso. Nel finale vedrete una Lila che mi appartiene davvero. Con Gaia Girace non ci eravamo mai incontrate per mia volontà, però devo dire che quando ci siamo viste è stato incredibile“.
Fabrizio Gifuni interpreta il conteso Nino Sarratore
Fabrizio Gifuni interpreta l’uomo più conteso, Nino Sarratore. Scherzando, dice: “Quando ho saputo del provino, non conoscevo bene il personaggio, mi hanno teso un trappolone. Mi dicevano ‘sei perfetto per questo ruolo‘. Poi dopo aver letto tutti i libri di Elena Ferrante e aver visto le altre stagioni della serie mi è venuto un grande dubbio: ‘ho davvero voglia di trascorrere un anno di riprese in compagnia di quest’individuo orrendo?‘ È un meraviglioso gioco, il lavoro dell’attore. Sarratore è un catalizzatore di odio, porta con sé un fardello di negatività difficile da sostenere. Per interpretarlo sono andato a caccia dei brandelli di luce. Nei primi tre libri Sarratore è odiato, ma segretamente è anche un po’ amato. Può essere considerato un ragazzo misterioso, affascinante. Nel quarto libro, invece, arriva il momento della caduta. Il ragazzo diventa un uomo ridicolo, il re è nudo. Sarratore è una festa per chi fa questo mestiere“.