Alessandro Borghi: “Bisogna fare bei film sul sesso”

“L'80% dei film candidati ai David non li guarderebbe nemmeno mio figlio”.

Protagonisti

Alessandro Borghi senza peli sulla lingua: il cinema italiano produce troppi film ‘scarsi’, che in fondo non piacciono al pubblico e sono spesso un fallimento al botteghino (rispetto a budget troppo alti). Film ‘improponibili’ costruiti a tavolino con i finanziamenti.

Un problema distributitvo

Ne escono troppi e brutti”, ha spiegato l’attore ospite del Giffoni Film Festival. “È un problema che ci portiamo dietro da molto tempo. C’è un problema distributivo nel nostro paese, inoltre si danno finanziamenti per produrre titoli oggettivamente improponibili. I film commerciali non esistono più, ne abbiamo la prova tutti i giorni. L’80% dei film candidati ai David non li guarderebbe nemmeno mio figlio. Il cinema è una cosa seria e quando la creatività viene sottovalutata mi incaz…

Confrontarsi con la propria intimità

Alessandro Borghi  partirà a breve per la Mostra del Cinema di Venezia, in concorso col film di Gianni Amelio Campo di battaglia. Alla domanda: “Il direttore Alberto Barbera ha parlato di temi ricorrenti nei film del festival, come la sessualità. Sta crollando questo tabù al cinema e in tv?”, l’attore di Supersex ha risposto: “Speriamo. Bisogna fare bei film sul sesso. Il cinema ha un potere incredibile, soprattutto se propone personaggi in cui ci si riconosce. È importante, perché costringe chi guarda a confrontarsi con la propria intimità e a decostruisce dei preconcetti figli di un altro secolo. Bisognerebbe anche parlane a scuola. A mio figlio, appena parlerà, gli insegnerò tutto: spero che un domani le maestre non mi chiamino a rapporto”. Poi aggiunge: “È bello pensare che attraverso il cinema o la letteratura si possa ambire ad avere uno scambio libero e comune sulla sessualità. Non vale la frase purché se ne parli. Se ne deve parlare bene”.

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