Adam Driver non ha usato mezzi termini quando gli è stato chiesto delle scene di incidente “scadenti” nel suo nuovo film, Ferrari. L’opera è stata proiettata domenica 12 novembre 2023 al Camerimage Film Festival in Polonia, seguito da un incontro di domande e risposte con la star, che è anche produttore esecutivo del film.
“Cosa ne pensi delle scene dell’incidente?” ha chiesto una persona tra il pubblico all’attore durante l’incontro. “Mi sembravano piuttosto forti, drastiche e, devo dire, scadenti dal mio punto di vista. Cosa ne pensi?”
Adam Driver a quel punto ha risposto senza mezzi termini: “Vaff***, non lo so. Prossima domanda”. La risposta dell’attore e produttore è stata accolta dal pubblico con forti mormorii e una risata generale dovuta all’imbarazzo dei presenti.
Rivive il sogno di Enzo Ferrari
Driver interpreta Enzo Ferrari nel film, ambientato nell’estate del 1957, quando l’azienda Ferrari sta affrontando la bancarotta, e lui scommette tutto ciò che ha su una gara, l’iconica Mille Miglia, una pericolosa corsa di 1000 miglia attraverso l’Italia.
“Il film Ferrari fondamentalmente riguarda la grande corsa Mille Miglia, dove la tecnica virtuosa di Mann entra in gioco e le telecamere del direttore della fotografia Erik Messerschmidt ci mettono al volante o sul percorso delle roadster in corsa con effetti elettrizzant”, ha scritto in una recensione David Rooney, critico cinematografico principale di The Hollywood Reporter. “La Mille Miglia si corre su 1000 miglia di strada aperta attraverso l’Italia, attraversando città antiche, le loro strade fiancheggiate da balle di fieno per proteggere edifici e spettatori, e campagne bucoliche. Un tratto che mostra le auto che sfrecciano attraverso un vasto passo di montagna è mozzafiato… ”
Un premio per la recitazione
Anche Driver era presente a Camerimage per ritirare il Premio Speciale EnergaCamerimage per la recitazione. Marek Żydowicz, fondatore e direttore del festival Camerimage, è intervenuto lunedì con una dichiarazione. Ha elogiato Driver per aver accettato “un programma del festival molto impegnativo” che ha “abbracciato con grande apertura e impegno”. Ha anche osservato che Driver “ha chiesto che la conversazione dopo la proiezione fosse aperta al pubblico per avere quel dialogo diretto con le persone che sono venute a vedere il film”.