Maradona, Pantani e Guerrero: “I Demoni dello Sport”

Tre documentari sulla vita di campioni che hanno vissuto tra luci e ombre.

Maradona, Pantani e Guerrero: “I Demoni dello Sport”Maradona, Pantani e Guerrero: “I Demoni dello Sport”
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Su DMAX il giornalista sportivo Marco Cattaneo è pronto a raccontare luci e ombre di tre campioni sportivi leggendari, che hanno conosciuto un’inarrivabile grandezza ma anche l’abisso del fallimento. Un viaggio per conoscere meglio I demoni dello sport, in prima TV assoluta da venerdì 25 aprile alle 21:25.

Passione ed eccessi

Grazie alla testimonianza di alcuni esperti commentatori, giornalisti ed ex sportivi come Riccardo MagriniWladimir Belli, Gianluca Di Marzio, Carlo Pizzigoni, Luca Franchini e Michele PosaMarco Cattaneo racconta da un nuovo punto di vista le vite di Marco Pantani, uno dei più grandi campioni che il ciclismo italiano abbia avuto, del ‘divino’ Diego Armando Maradona, dell’atleta simbolo del wrestling Eddie Guerrero. Un viaggio dove il talento è una fiamma che consuma ogni cosa. Apre il ciclo la storia avvincente e amara di Marco Pantani, soprannominato ‘il pirata’, punto di riferimento di un’intera stagione del ciclismo e uno dei pochissimi ad aggiudicarsi nello stesso anno, il 1998, le due competizioni più importanti, Giro d’Italia e Tour de France. La stella del ragazzo di Cesenatico travolge il circuito del ciclismo e arriva in cima al mondo. Eppure, nonostante i trionfi, la sua è stata un’epopea irrimediabilmente segnata dagli infortuni e dalle accuse di doping che, all’apice della carriera, gli sono state mosse. Marco divenne la vittima eccellente di un sistema malato fatto di complotti, bugie e mezze verità che lo spinsero a rinunciare alla bicicletta e con essa, alla voglia di vivere, sprofondando in quel baratro di dipendenze che lo distrusse.

Si prosegue venerdì 2 maggio con la vita di Maradona, il dio del calcio, il ‘pibe de oro’, il  giocatore dal talento più cristallino di tutti i tempi. Diego è stato un vincente capace di farsi strada da una piccola casa di lamiera di una favela di Villa Fiorito, in Argentina, fino al tetto del mondo. Un trascinatore così forte da superare i limiti del suo fisico debilitato dalla malnutrizione giovanile e dagli infortuni e portare alla vittoria ogni squadra dove ha militato. Ma è stato anche un uomo animato da una feroce passione per la vita e per quegli eccessi, nel bere, nella droga, nei farmaci, nelle cattive compagnie, che finirono per schiacciarlo. Un fenomeno unico che ha lasciato un segno indelebile nella storia del pallone, un campione in parte divino ma, allo stesso tempo, fin troppo umano.

Campioni amati da tutti

Chiude il cerchio il 9 maggio il documentario inedito su Eddie Guerrero: il lottatore partito da una piccola cittadina al confine fra Messico e Stati Uniti, che grazie a talento e passione creerà un ponte tra mondi diversi, affrancandosi dallo stereotipo del ‘latino’ pericoloso proveniente dal ghetto e raggiungendo l’olimpo di questo sport. Non senza aver conosciuto dipendenze, insicurezze e limiti fisici, Eddie riesce diventare una stella senza perdere quella genuinità, quella integrità che lo hanno reso il campione amato da tutti. E quando la vita gli serve il conto degli eccessi passati, la sua morte lascia una cicatrice profonda nei cuori di ogni tifoso creando, allo stesso tempo, un mito senza tempo.

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