Francesca Fagnani ha rilasciato un’intervista al Corriere Della Sera in cui si racconta a pochi giorni dalla messa in onda di Belve su Rai2, in onda dal 22 aprile. Gli ospiti della prima puntata sono Sabrina Impacciatore, Nathalie Guetta e Marcel Jacobs. In questa intervista, la conduttrice ha definito la belva peggiore in casa: “La metterei così: siccome per me dare a qualcuno della Belva è un complimento, e i complimenti uno non se li fa da solo, le direi Enrico“. Vorrebbe intervistare: “Mi piacerebbe Maria De Filippi, una donna che da vent’anni, forse di più, sa intercettare il gusto delle persone. E nella conduzione fa quello che non fa nessun conduttore, sa giocare in sottrazione su sé stessa”.
Sempre la stessa
“Sarò sempre la stessa. In realtà quello che cambia rispetto all’inizio è che oggi chi arriva a Belve conosce il programma e quindi si presenta con uno spirito predisposto al programma. Quindi quello che è cambiato è l’atteggiamento dell’intervistato. È un gioco psicologico perché io studio il personaggio, la sua vita pubblica e privata alla fine dell’intervista molti mi dicono che è sembrata una seduta dallo psicologo, perché comunque è un viaggio dentro alla vita della persona, è un ritratto. Non mi interessa sapere quella cosa precisa, anche se magari è un personaggio che gode in quel momento di particolare attualità, per me non è quella la domanda. È un arco narrativo, è un attraversamento della vita, delle contraddizioni, delle ombre e delle luci, del personaggio, per questo dico che è un gioco psicologico“.
Cucito addosso a me
Francesca Fagnani: “Io sono così, io mi sento più giornalista che attrice. Sono quella, quello è il mio modo di essere, di certo è un programma che è totalmente cucito addosso a me. E quindi è un programma dove emerge la mia personalità. Non sono neutra: ma attrice no. Penso che la forza di ogni programma è se tu riesci a imprimere la tua personalità. Infatti quando ogni tanto i giornalisti mi dicono ti faccio un’ intervista alla Fagnani, io rispondo. Guarda se tu la fai a tuo modo, con la tua personalità, riesce molto meglio. Sono una scaramantica, l’agenda è sempre la stessa. Le graffette nascono perché io mi scrivo l’intervista al computer, poi la stampo. Ritaglio i fogli e li metto dentro con le domande, se no dovrei cambiare sempre agenda, perché mi finirebbe minimo in una stagione“.
Come si prepara
“Io cerco sempre di non fare quello che vedo in giro. Anche se qualcosa mi piace, cerco di non riproporla. Perché poi penso che il pubblico ha le antenne sempre ben alzate e quindi in generale se uno fa le cose assecondando la propria personalità, ha più chance di riuscire. Studio tutto quello che posso studiare del personaggio. E studio molto di più di quello che chiedo, perché poi mi consente di andare a destra e a sinistra durante l’intervista. Se tu studi più di quello che chiedi, puoi cambiare traccia, altrimenti è complicato improvvisare”. Le interviste migliori per Francesca Fagnani: “Carla Bruni e sua sorella Valeria Bruni Tedeschi, stupenda. Poi Valeria Golino ma anche Flavia Vento, Emma Bonino e Jovanotti, per la generosità. E nel mondo mi piacerebbe una che non intervisterò mai, come Angela Merkel“.