Tempo di Natale, tempo di pandoro e/o panettone: del resto, senza questi due dolci, il Natale non sembra Natale. Il problema è che, purtroppo, spesso costano troppo. Lo scorso anno, il Codacons aveva lanciato l’allarme segnalando un aumento dei prezzi, per panettoni e pandori industriali, del 37 % rispetto al 2021 e del 10% per quelli artigianali. Per non parlare poi dei dolci griffati, quelli che nascono dal connubio tra moda e cibo, attraverso collaborazioni e limited edition, che ovviamente costano di più rispetto agli altri. Quando si dice: “si paga il marchio”… beh, qualche volta anche troppo. È il caso dei pandori Balocco firmati da Chiara Ferragni, caso che nei mesi scorsi aveva già fatto discutere, ma che ora è giunto ad una svolta; anzi, ad una multa.
Tra novembre e dicembre 2022, infatti, la Balocco ha messo in vendita pandori a edizione limitata ‘griffati’ Ferragni, per sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing. I pandori “Pink Christmas” personalizzati con il marchio della influencer e decorati con uno speciale zucchero a velo rosa, sono stati venduti al prezzo di 9,90 euro (quasi tre volte il costo di un normale pandoro Balocco) ed era stato dichiarato che il ricavato dall’iniziativa sarebbe stato donato all’Ospedale Regina Margherita di Torino, per l’acquisto di un macchinario necessario per la ricerca.
Inoltre, i post sui social di Chiara, secondo l’autorità, hanno rinforzato questo equivoco, lasciando intendere che la stessa influencer avrebbe partecipato direttamente alla donazione. Su Instagram, infatti, la Ferragni stessa aveva condiviso l’iniziativa, scrivendo: “sosteniamo insieme un progetto di ricerca per nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. Sono davvero fiera di questa iniziativa e di rendere il nostro Natale un po’ più rosa e dolce con questo pandoro speciale”.
Soldi che, a quanto pare, non sono arrivati a destinazione. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno ricevuto ora una sanzione da 1 milione di euro dall’Antitrust per una pratica commerciale scorretta relativa alla vendita del pandoro Balocco di beneficenza dello scorso Natale.
Secondo l’Antitrust, infatti, le società Balocco e quella di Chiara Ferragni “hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro ‘griffato’ Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50 mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro”.
Ora, i responsabili dell’associazione fanno sapere che intraprenderemo un’azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni chiedendo ai due soggetti di restituire il prezzo del pandoro a tutti i consumatori che hanno partecipato all’iniziativa di solidarietà.