Roger Waters, co-fondatore dei Pink Floyd, sarebbe stato scaricato da BMG secondo quanto riportato da Variety. Il motivo addotto sarebbero i commenti del cantante su Israele e sull’Ucraina. La società tedesca di proprietà di Bertelsmann, si è trasformata nella quarta più grande compagnia musicale mondiale dal suo lancio nel 2008.
La separazione da BMG
Roger Waters aveva firmato un accordo editoriale con l’azienda tedesca BMG nel 2016 e l’anno scorso avrebbe dovuto pubblicare una nuova versione registrata dell’album epocale dei Pink Floyd del 1973 Dark Side of the Moon. Tuttavia, il nuovo CEO Thomas Coesfeld ha annullato l’accordo dopo essere venuto a conoscenza della posizione del cantante rispetto questioni come Israele e Ucraina. L’album alla fine è uscito attraverso Cooking Vinyl, con sede nel Regno Unito. Adesso pare che la BMG si stia preparando a separarsi definitivamente da Roger Waters. Lo stesso Waters ha parlato di essere stato licenziato dalla BMG in una video intervista con Glenn Greenwald lo scorso novembre. Il musicista ha descritto la sua rottura con la compagnia come risultato della pressione degli interessi filo-israeliani nei confronti della società madre della BMG, Bertelsmann.
La risposta della BMG
Sempre Variety riporta che la BMG non sarebbe d’accordo con le affermazioni di Roger Waters. In particolare sembra che Roger Waters “si riferisse alla lettera aperta della Creative Community for Peace che invitava la compagnia a ‘riconsiderare il suo rapporto con il musicista”. Allo stesso modo BMG avrebbe chiarito che Coesfeld, che è un membro della famiglia che controlla Bertelsmann, avrebbe sicuramente discusso la questione con loro e avrebbe preso la decisione in autonomia.