Per guardare i porno servirà lo Spid. Arriva la stretta sul web per l’accesso a siti ritenuti pericolosi per i minori. L’AgCom ha pubblicato un regolamento che prevede modalità di controllo più sicure per l’età. Lo start per il nostro Paese è fissato già al 2025.
I nuovi software
Per accedere alla piattaforme di siti porno, per fare scommesse online e per poter navigare anche in contenuti vietati ai minori occorre di avere più di diciotto anni, ma oggi chiunque può cliccare dichiarando di essere maggiorenni e il gioco è fatto. Ma nel 2025 entrerà in vigore un nuovo sistema sicuro per verificare l’esatta età degli utenti. Come sottolinea Il Giornale, siti e piattaforme potranno verificare l’età in vari modi, AgCom dà solo i principi generali. La verifica può sfruttare software installati su smartphone o pc. In alternativa, il processo sarà via internet. Saranno però i soggetti indipendenti a dare la “prova dell’età” alla piattaforma, per quell’utente. Spid, Cie (Carta identità elettronica) sono i primi due modi già a disposizione; ma anche il “Wallet” europeo (portafoglio digitale) che il governo sta cercando di lanciare a breve, in anticipo sui tempi europei che lo hanno fissato nel 2026.
Giochi d’azzardo e scommesse
I contenuti vietati non si limiteranno soltanto al porno ma saranno molti di più, dai giochi d’azzardo alle scommesse, ma anche contenuti di violenza, odio e discriminazione, o tutti quelli che possono recare danno alla salute, come quelli in cui si inneggia all’anoressia o alla bulimia. La normativa richiama l’esigenza di meccanismi di ‘age verification’, stabilendo che i minori hanno diritto a un livello più elevato di protezione dai contenuti che potrebbero nuocere al loro sviluppo fisico, mentale o morale, prevedendo misure più rigorose nei confronti di vari servizi della società dell’informazione.