Pamela Anderson in un’intervista a Vanity Fair ha ricordato il legame speciale che aveva con Amy Winehouse, di cui era amica. Ha rivelato che la sua vita avrebbe potuto prendere una strada simile: “Ciò che mi ha salvato la vita sono stati i miei ragazzi. Senza di loro non avrei potuto essere forte come sono stata”. Ha ricevuto una nomination ai Golden Globe come miglior attrice dell’anno per il suo ruolo in The Last Showgirl. Inoltre, ha pubblicato il suo memoir Love, Pamela, che è diventato un bestseller per il New York Times e ha partecipato a un documentario sulla sua vita.
Capire chi sei davvero
“Il mio dilemma più grande è capire chi sono davvero nella vita reale, è stato il lavoro più difficile negli ultimi anni. Sin da piccola mi sono resa conto che avrei sempre interpretato dei ruoli, ma non che la recitazione avrebbe potuto essere una carriera. Quando mi sono trasferita negli Stati Uniti dal Canada, poi Playboy, o quando mi sono sposata con Tommy Lee o qualunque altra cosa, ho sempre voluto essere la migliore in quello che facevo. Mi sono sforzata di restare da sola per capire che cosa amo, che cosa mi piace, che cosa voglio fare“. Ha raccontato di essersi sentita una caricatura di sé stessa: “Non mi piace anche solo sentire il mio nome. Mi riporta alla mente situazioni spiacevoli. Mi vivo quasi come uno stereotipo. E per riuscire a liberarmene ho dovuto lavorare duro, perché sono una donna”.
Il rapporto con i genitori
Pamela Anderson ha rivelato le esperienze traumatiche che hanno influenzato il suo percorso. Tra questi, il noto sex tape con l’ex marito e le cicatrici lasciate dal violento rapporto tra i suoi genitori: “Mio padre era un forte bevitore e mia madre ha trovato un modo per gestire la situazione in qualche maniera… Io incolpavo anche lei, perché continuava a restare in quel tipo di relazione. Ci sono stati momenti in cui volevo che se ne andasse. Ma hanno trovato un equilibrio. Sono follemente innamorati. Io ho semplicemente accettato che quella fosse la loro relazione, non sono affari miei. E voglio bene a mio padre”. Con ironia, ha aggiunto: “Non ho inseguito nessun cattivo ragazzo. Sono i cattivi ragazzi che hanno inseguito me!”.
Riuscire ad ccettarsi
Pamela Anderson sulla decisione di abbandonare il trucco pesante dice: “L’ho indossata e ci ho giocato. Non ho niente contro il trucco, ma sentivo che mi stava meglio quando avevo vent’anni. Quando arrivi a cinquanta, ti trovi davanti a un bivio e ti chiedi: “Voglio inseguire la giovinezza? Voglio essere infelice? Oppure voglio accettarmi per quello che sono? Quello che noi donne siamo sotto la maschera ma il discorso vale per qualsiasi altra persona è comunque più che sufficiente per la copertina di una rivista. A prescindere da dove ti trovi, è fondamentale nel tuo percorso di bellezza accettarti per come sei. E io sto vivendo un grande momento accettando le mie cicatrici o le mie imperfezioni“.