Nikita Pelizon ha raccontato a Silvia Toffanin di avere problemi al cuore per i quali dovrà presto operarsi. “Mi hanno parlato di stress, ma mi sentivo strana. Avevo perdite di memoria, aritmia, braccia pesanti. Sentivo che qualcosa non andava“. Ha vissuto un’esperienza spiacevole con un vicino di casa che le faceva stalking. “Avevo trovato una casa bellissima a Milano e me la potevo permettere. Lui viveva vicino casa mia. Sentivo di piacergli ed era gentile ed educato. Mi sentivo fortunata ad avere vicino una persona così. Ad un certo punto però succede un casino perché capisco che lui sente quello che dico a casa. Mi fa notare cose che faccio, tipo essere arrivata a casa con una certa macchina. Poi andando a cena da lui tutti insieme, ho preso il suo telefono per regolare il volume della TV e ho trovato, nella galleria, tantissime foto che mi ritraevano. Sono andata via a gambe levate da quella casa e sono tornata a casa dai miei, in certo senso, sono grata che sia successa questa cosa“.
Nikita Pelizon ritrova la sua famiglia
“I miei genitori sono Testimoni di Geova. Per loro la religione è stata importantissima. Ma io non ero così. Non sono contraria, ma sono in disaccordo su alcune cose. Avrei voluto essere la figlia che non dava dispiacere, la figlia perfetta, ma a 16 anni ho avuto una grande crisi. Volevo evitare gli studi biblici, vivere la mia vita e provare il mondo fuori. Quindi ad un certo punto sono scappata di casa”. Nikita Pelizon però viene ritrovata dalla polizia e riportata a casa. In quel momento pensa ad un gesto disperato. “Ho pensato di farla finita perché dicevo: se non posso vivere come voglio, almeno potrò decidere di farla finita. Oggi, finalmente, ci capiamo. Adesso stiamo ricoltivando un rapporto che era altalenante”. Interrogata sulla vita amorosa, Nikita non si esprime “Adesso non saprei cosa dirti perché è un periodo molto intenso e mi sto mettendo al primo posto. Voglio amarmi di più. Voglio essere il mio centro”.