Mercedesz Henger: “Mio padre mi manca”

“Quando le scuse di mia madre sono arrivate ne siamo uscite più forti di prima”.

Mercedesz Henger: “Mio padre mi manca”Mercedesz Henger: “Mio padre mi manca”
Protagonisti

Mercedesz Henger parla della sua famiglia, del rapporto con la madre Eva Henger e il padre Riccardo Schicci, fondatore dell’agenzia di casting specializzata in pornografia Diva Futura, che proprio in questi giorni è nelle sale.

Il rapporto con la madre

Mercedesz Henger racconta che il rapporto con sua mamma non sempre è stato facilissimo, e per tante motivazioni. Da una parte il fatto che sia stata una mamma “severa, rigida”, mentre lei voleva ribellarsi alle regole, dall’altra il mestiere di Eva Henger e come ‘spiegarlo’ ai suoi compagni di scuola. “Mio padre me ne ha sempre parlato con leggerezza”, ha spiegato Mercedesz Henger, spiegando che la prima volta che un bimbo le chiese se veramente sua mamma faceva la pornostar, lei rispose di sì con grande naturalezza. “Dalla sua reazione capii che non era così normale, quindi andai a casa, lo dissi a mia madre, e lei mi dovette spiegare molte cose”. Poi è arrivato il giorno di una litigata importante che l’ha portata ad allontanarsi da sua mamma per due anni. “Io ho ereditato un po’ il suo carattere e ogni tanto andiamo in conflitto… Volevo da lei fortemente delle scuse, cosa che non era mai successa… L’ho vissuta malissimo, ma quando le scuse sono arrivate ne siamo uscite più forti di prima: adesso non riesco ad immaginare una situazione in cui possa di nuovo succedere una cosa del genere”.

Il ricordo di Riccardo Schicchi

Mercedesz Henger parla anche di suo papà, Riccardo Schicchi, scomparso nel 2012. Non era il suo padre biologico, ma l’ha sempre cresciuta come se fosse figlia sua. Lei ha scoperto la verità, cioè che lui non era il suo vero padre, quando aveva diciassette anni. “Stavamo festeggiando il mio compleanno quando mia mamma ha deciso di dirmelo. Non me lo aspettavo, ma dentro di me un pochino lo sapevo”. E poi ha aggiunto tra le lacrime: “Mi manca. Quando penso a lui, mi sento ancora una bambina. Mi manca per la guida e il punto di riferimento che era nella mia vita. In tutto quello che decidevo di fare lui mi aiutava“.

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