Immaginate di poter indossare le ultime tendenze di moda senza dover vendere un rene o attendere una vita intera per vedere l’abito dei vostri sogni. Ecco, è qui che entra in scena Shein, con il suo vasto assortimento di abiti, accessori e calzature che sembrano apparire magicamente sul tuo guardaroba virtuale. Ma aspetta un attimo, perché il divertimento non finisce qui. Il fast fashion, che non coinvolge soltanto Shein, ma anche altre meno popolari aziende che si trovano facilmente online, hanno reso possibile un’esperienza di shopping così veloce che fa sembrare che la consegna istantanea sia ancora troppo lenta.
Il lato oscuro del “fast”
Immagina di aver visto una celebrità indossare un vestito favoloso ieri sera, e BAM! Oggi lo trovi già sul sito Shein, pronto per essere acquistato. Ora, mettiamoci le mani davanti al viso come se fossimo in una scena horror: il fast fashion ha il suo lato oscuro. La produzione su larga scala può causare danni all’ambiente notevoli. Ma hey! Chi ha bisogno di acqua pulita e aria fresca quando hai una collezione infinita di abiti?
I danni all’ambiente e le questioni etiche
Uso intensivo delle risorse, rifiuti tessili, emissioni di gas serra per il trasporto globale, inquinamento delle acque sono soltanto dettagli in confronto alla frenesia dello shopping low cost e super fast. E cosa dire delle condizioni di lavoro? Ah, i dettagli sono così noiosi! Basta pensare ai capi di tendenza che hai nel carrello a prezzi così convenienti che sembra quasi un crimine. Ma, pazienza! Chi si preoccupa dei diritti dei lavoratori?
Consumismo sfrenato
In realtà, il dibattito sul fast fashion e Shein è più complicato di quanto sembri, ma quando hai l’opportunità di avere l’intera collezione primavera-estate a portata di clic, chi può resistere? La moda sostenibile e consapevole è fantastica, ma in fondo a chi importa quando puoi avere un guardaroba che sembra un palcoscenico di tendenze?
Sostenibile?
In sintesi, Shein e il fast fashion in generale hanno trasformato il mondo della moda in una corsa pazza, e l’equilibrio tra abbigliamento accessibile e sostenibilità è un mistero ancora da risolvere. Ma chi se ne preoccupa quando puoi indossare un abito diverso ogni giorno della settimana?