Il rapper canadese Drake ha fatto causa a Universal Music Group accusando la sua etichetta discografica di diffamazione per aver diffuso una “narrativa falsa e maliziosa contro di lui” quando ha promosso il track di Kendrick Lamar, Not Like Us.
All’insegna del ‘dissing’
Aubrey Drake Graham (in arte Drake) ha denunciato la Universal davanti a un tribunale federale di New York. Entrambi i musicisti sono sotto contratto con l’etichetta anche se sotto diverse divisioni. Not Like Us è uscito la scorsa primavera ed è il simbolo della faida tra i due musicisti. L’azione legale arriva dopo oltre un anno in cui la popolarità di Lamar è aumentata anche grazie allo scontro all’insegna del ‘dissing’ con Drake che ha prodotto alcuni dei successi del 2024 dell’anno, tra cui per l’appunto, Not Like Us (che ha conquistato il primo posto nella classifica Hot 100 di Billboard e gli è valso numerose nomination ai Grammy delle prossime settimane).
Il rapper ritira l’azione legale
La denuncia arriva ventiquattro ore dopo che Drake ha ritirato un’azione legale separata contro Universal e Spotify, in cui accusava le due società di aver cospirato per aumentare artificialmente gli streaming di Not Like Us, a scapito della sua musica. L’etichetta avrebbe inoltre rimosso le restrizioni del copyright consentendo ai creatori di contenuti di suonare la canzone nei loro video. In Not Like Us Lamar spara a zero contro il canadese: “Di’ Drake, sento dire che le preferisci minorenni“, recita il rapper nel brano in cui parla anche di “pedofili certificati” e accusa il rivale di essere un “colonizzatore” della cultura afroamericana, essendo figlio di una mamma bianca. Drake a sua volta non aveva risparmiato le accuse. Nel brano Family Matters aveva suggerito che infedeltà o addirittura abusi avessero intaccato la relazione tra Lamar e la fidanzata Whitney Alford.