In un’intervista con Hollywood Reporter, Karla Sofía Gascón replica alle critiche sul film Emilia Perez, diretto da Jacques Audiard di cui è protagonista. Pur non avendo vinto ai Golden Globe come Miglior attrice aveva comunque avuto modo di parlare dal palco condividendo un messaggio di speranza.
Sono il nemico pubblico
La prossima settimana sarà cruciale per Karla Sofía Gascón, poiché potrebbe diventare la prima attrice trans a ricevere una nomination agli Oscar nella categoria di Miglior Attrice Protagonista. “C’è una parte della società che vive di odio, che vive nel vendere l’odio, e c’è un’altra parte che vuole vivere nella speranza, con gli stessi diritti, in pace e rispetto. La vedo sempre come una lotta tra luce e oscurità. Più è luminosa la luce, più sono scure le ombre. E io sono il nemico pubblico numero uno in questo momento nel mondo per molte persone. Ci ho fatto l’abitudine. In effetti, lo adoro. È la mia benzina per poi dire alle persone positive: ‘Hai vinto’. Più le persone mi odiano, più messaggi offensivi inviano, più dico ‘Grazie’ e più mi godrò questo momento. Ho sviluppato un gusto per la vendetta”.
La realtà è in strada
L’attrice trans ha vinto l’EFA, la Palma d’Oro a Cannes, e ha ottenuto una doppia candidatura sia ai Golden Globe che ai SAG. “I social media sono una bugia. La realtà è in strada. Sono le persone che vengono da te per ringraziarti. Molte persone aspettano che io venga candidata da qualche parte. Se mi verrà assegnato quel premio, salteranno di gioia. Sono stanca di TikToker, Instagrammer, influencer e persone che si alzano la mattina e sono tutti allenatori di calcio, sono tutti giornalisti, sono tutti critici cinematografici. Devi essere competente per poter criticare il lavoro di 700 persone dal tuo divano di casa, seduto accanto alla tua PlayStation. In secondo luogo, pretendono di parlare per tutti. Lasciate che ve lo dica: essere LGBT non vi rende meno idioti”.