Renée Zellweger ha rivelato la motivazione che l’ha tenuta lontana dalle scene dal 2010 al 2016 in una intervista a Hugh Grant per British Vogue.
Dedicarsi ad altro
“Ero stanca del suono del suono della mia voce”, ha raccontato l’attrice. “Quando ero sul set dicevo a me stessa: ‘Mio Dio, ascoltati, sei di nuovo triste, Renée? È questa la tua voce da arrabbiata?’ Era come un rigurgito delle stesse esperienze emotive“. Da qui la scelta di allontanarsi dai set, scegliendo di dedicarsi ad altro. “Ho composto musica e ho studiato diritto internazionale. Ho costruito una casa, salvato un paio di cani anziani, ho creato una partnership che ha portato ad una casa di produzione, ho raccolto fondi per una persona malata, ho trascorso tanto tempo con la famiglia, i miei figliocci e ho guidato da un capo all’altro del Paese con dei cani. Mi sono rimessa in forma“.
Adorare Bridget Jones
Poi a proposito del ruolo di Bridget Jones ha commentato: “La adoro. La sua storia non è finita finché Helen (Fielding, ndr) mette mano alla penna, è viva“. Poi spiega perché dopo venticinque anni dall’uscita del primo film il pubblico ama ancora Bridget Jones allo stesso modo in cui lei ama il personaggio. “Penso che non si trovano tante persone che dicono: ‘Io sono Bridget Jones’. Credo che molti si identificano in lei e si immedesimano nelle sue difficoltà e sentimenti di insicurezza. Bridget è se stessa in modo autentico e a volte sbaglia ma nonostante le imperfezioni, rimane una persona allegra e ottimista. Ottiene successi a modo suo“.