Bollywood sul piede di guerra. Dopo lo sciopero storico di Hollywood, che ha visto incrociare le braccia prima agli sceneggiatori e poi agli attori, anche gli sceneggiatori indiani sono pronti a fermarsi. I rappresentanti del cinema popolare in lingua hindi vogliono lottare per rivendicare i propri diritti e ottenere contratti più equi.
Contratti non adeguati
A riportare la notizia e la BBC, che sottolinea come lo sciopero di Hollywood avrebbe infatti rafforzato la fiducia da parte degli sceneggiatori indiani nel presentare le loro richieste ai produttori. Tuttavia, non si può parlare di sciopero, almeno per ora o per il prossimo futuro, in quanto, come riferito da alcuni esperti dell’industria al portale, nell’ambiente Bollywoodiano le relazioni giocherebbero un ruolo chiave per lavorare.
Come ha riferito al portale Anjum Rajabali, un membro della “SWA”, l’equivalente indiano del sindacato degli scrittori di Hollywood “WGA”, la maggior parte “dei contratti ha clausole di risoluzione arbitrarie e offre commissioni misere, specialmente ai nuovi arrivati”. Rajabali ha spiegato inoltre, che “non pagano gli scrittori per la rielaborazione delle bozze e danno ai produttori il diritto di decidere se uno scrittore dovrebbe essere accreditato per il lavoro o meno”.
Un tavolo con i produttori
Il membro della “SWA” ha fatto sapere che è stato lanciato un invito ai produttori per trovare insieme una soluzione “pacifica”. “Il piano ora è quello di invitare i produttori a sedersi dall’altra parte del tavolo e lavorare con noi per rendere i contratti più equi”, ha spiegato Rajabali, aggiungendo anche quasi tutti i produttori concordano sulle richieste: gli sceneggiatori di Bollywood hanno bisogno di contratti migliori e di una maggiore sicurezza sul lavoro.