Luisa Ranieri: “Alcune scene di nudo oggi non le avrei girate”

"Una volta lavorare in TV era considerato di serie B".

Luisa Ranieri Alcune scene di nudo oggi non le avrei girateLuisa Ranieri Alcune scene di nudo oggi non le avrei girate
Protagonisti

Luisa Ranieri intervistata da La Repubblica ha parlato dei suoi ruoli al cinema e della sua bellezza. L’attrice ha parlato delle sue esperienze sul set del film Eros di Michelangelo Antonioni, in particolare riguardo alle scene di nudo che ha girato per il film: “Non l’avrei dovuto fare, ero acerba. Ma chi si sarebbe persa un film con Antonioni? Nessuna molestia, sia chiaro. Non avevo letto il copione, avevo la facoltà di rifiutarmi di fare certe cose, solo che non lo sapevo. Alcune scene oggi non le avrei girate”.

Consapevole di essere bella

Una volta lavorare in tv era considerato di serie B. Oggi c’è tanta qualità. Il mondo è cambiato e anche i finanziamenti vanno in quella direzione. La gente, purtroppo, sta più a casa che al cinema”. Su chi “sottolinea” sempre la sua bellezza, risponde: “Non mi offendo certo, ma non mi interessa. Non perché voglia fare la finta modesta, so di essere bella, ma non ne ho alcun merito. Nella vita ho sempre voluto che mi dicessero: ‘brava’. Quando era ragazzina mia madre non mi ha mai detto quant’ si’ bell’. Mi ha sempre detto: costruisci la tua indipendenza economica perché lì sta la libertà. Ed è così. Tu puoi essere sposata a un uomo ricchissimo, avere gli agi più grandi, ma se non sei autonoma resti sotto schiaffo. Guardi Melania Trump, vedo in lei l’immagine della tristezza. Mi fa tenerezza, la libertà non si può comprare”.

Non mi piace il vittimismo

L’attrice racconta quando ha litigato sul set di Lolita Lobosco: “C’era un’attrice trattata con sufficienza dal regista, mi sono arrabbiata, lui mi ha risposto male e me ne sono andata. La maleducazione non la sopporto“. Alla domanda “Le donne sono discriminate nel cinema?”: “C’è tanto da fare ma non mi piace la narrazione del vittimismo. Penso che ognuna di noi possa fare qualcosa nel suo piccolo. E tutte insieme molto di più. Si può fare un percorso fatto di no anche senza proclami. Il problema del vittimismo è che dopo un po’ diventa un rumore di fondo. Non ti sentono più, sei meno efficace. Bisogna fare più che dire”. Sul rapporto con il marito Luca Zingaretti: “Non l’ho mai tradito, chi tradisce ha bisogno di qualcosa che non ha e io evidentemente non ne ho bisogno. Con Luca ci siamo trovati, stiamo bene, forse perché entrambi siamo un po’ orsi”.

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