Loredana Errore: “Ho dato un nome alle mie stranezze”
“lI pubblico mi aiuta, tante cose mi aiutano”.


Loredana Errore è tornata a esibirsi sul palco nel programma Ora o mai più: un’occasione di rinascita non solo artistica ma anche personale. La cantante ha scelto infatti di condividere con il pubblico la diagnosi di autismo che le ha permesso di dare “un nome alle sue stranezze” e di ritrovarsi.
L’autismo
Durante la finale di Ora o mai più, Loredana Errore ha condiviso con il pubblico un aspetto molto intimo, ovvero la diagnosi di autismo. “Sono autistica. Ho dato un nome alle mie stranezze”. La cantante, concorrente dell’edizione del 2010 di Amici, ha parlato del percorso intrapreso che le ha permesso di dare un senso a molte esperienze vissute. In particolare Errore parla di accettazione, necessaria ma anche consapevole di quanto comporti la diagnosi ricevuta. Poi la cantante parla di quanto la musica e il pubblico le siano di sostegno: “Il pubblico mi aiuta, tante cose mi aiutano. Sento la mano di Dio in tante cose”.
L’incidente
Loredana Errore è stata particolarmente segnata artisticamente e personalmente dall’incidente d’auto del 2013 in cui si è trovata coinvolta. “Dovevo fare un concerto in provincia di Agrigento ma tornando a casa c’era una pioggia battente, ho dato un colpo di sterzo e l’auto si cappottò. Ho visto il mondo al contrario in pratica”, ha spiegato lei stessa a Caterina Balivo nello studio di Vieni da me. Poi un’intervista al settimanale Chi, in cui ha particolareggiato le conseguenze dell’incidente. “Dopo l’incidente non riuscivo più a fare nulla, ero paralizzata dal collo in giù. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare, a mangiare, a camminare. Mi muovevo con un sollevatore, immaginate quale conquista sia per me cantare sul palco”. Per questa ragione Ora o mai più si è presentata come un’occasione di rinascita. E poi il ricordo della prima canzone, quando ha potuto riprendere a cantare: “’Ragazza occhi cielo’ che mi scrisse Biagio Antonacci per ‘Amici’. Quando la cantavo piangevo, ogni parola sembrava un presagio di quello che sta accadendo”.