Nell’intervista al settimanale Oggi, Enrico Ruggeri ha espresso la sua preferenza per l’edizione del Festival di Sanremo condotta da Carlo Conti: “Il Sanremo di Carlo Conti è meglio di quello di Amadeus: almeno ci sono tre cantautori, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Brunori Sas“. E sulla TV di oggi ha affermato: “Musicisti che come me si trovano a disagio nella tv di oggi”. Il cantautore ha anche avuto l’opportunità di parlare del suo ultimo album, La caverna di Platone, e ha ricordato le sue vittorie a Sanremo.
Dicevano che ero un cantante mediocre
La prima vittoria nel 1987 con Si può dare di più (insieme a Umberto Tozzi e Gianni Morandi). E la seconda nel 1993 con Mistero: “Si può dare di più, che all’inizio doveva essere l’inno della Nazionale Cantanti. Non mi convinceva, a botta calda dissi di no. Per la prima volta avrei dovuto cantare un brano di altri, lontano dalle cose che scrivevo io. Poi, però, a farmi cambiare idea sono state le critiche. Dicevano che ero un grande autore, ma un cantante mediocre. E allora ho pensato che se avessi portato a Sanremo un brano non mio, ma difficile da cantare, avrei zittito tutti. Per questo ho chiesto di cantare la parte più difficile, con la nota più alta“.
Musicisti come me a disagio nella tv di oggi
Enrico Ruggeri conduce su Rai 2 il programma Gli occhi del musicista e sulla TV dice: “In televisione di solito ci vanno i soliti 25. Quelli che si invitano tra di loro, uno fa lo speciale televisivo e invita l’altro. Che poi fa il Forum di Assago e invita un terzo. C’è questa parrocchietta, ricca e ben organizzata, di cantanti che fanno tutto tra di loro. Io ho chiamato Davide Van De Sfroos, Cristiano De André, Eugenio Finardi, Erica Mou. Musicisti che come me si trovano a disagio nella tv di oggi”.