“Diva Futura” al cinema dal 6 febbraio
Il film parla di Cicciolina, Moana, Eva Henger e dell'amore libero.


Diva futura, al cinema dal 6 febbraio, parla dell’amore libero degli anni ’70, ai primi albori della pornografia. Nel film, la regista Giulia Steigerwalt mostra il manager Riccardo Schicchi (interpretato da Pietro Castellitto), portatore di “un messaggio positivo in una prospettiva non intenzionale, una visione che sublimava e non mortificava le donne, un approccio giocoso, irriverente, contro le regole“.
Storia di un gruppo di amici
Nel film vedremo Moana Pozzi (Denise Capezza), Ilona Staller ovvero Cicciolina (Lidija Kordic), Eva Henger (Tesa Litvan). Insieme a loro, la segretaria di Schicchi (Barbara Ronchi) voce narrante di una “storia di un gruppo di amici, che vivono nello stesso comprensorio sulla Cassia“. Intervistata dal Corriere della Sera , Giulia Steigerwalt ha spiegato di aver voluto fare questo film “perché quel pezzo di storia italiana, prima che il porno cedesse alla violenza (oggi infatti è l’esatto opposto del sogno che avevano creato), non era ancora stato raccontato“.
La regista del film
La regista di Diva Futura ha all’attivo pochi film. Nata a Houston in Texas, si è trasferita in Italia quando era ancora molto piccola. A sedici anni ha recitato in Come te nessuno mai di Gabriele Muccino “al tempo in cui i casting giovanili si facevano nelle scuole”, ammette. “Non rinnego nulla ma fare la sceneggiatrice, che è la fase più creativa di un film, e la regista, mi piaceva di più“. I film più significativi e che le hanno dato la spinta nel suo lavoro sono Amélie, Me and You and Everyone We Know, Little Miss Sunshine e Juno. Giulia Steigerwalt è sposata con Matteo Rovere, regista e produttore. Di lui, dice: “Discutiamo di un film davanti alla TV. Abbiamo gusti diversi: io verso il dramedy indie, lui è attratto dall’epica“.