Giorgia: “Devono vincere i giovani, non io”

"Devo fare le cose fatte bene, altrimenti ti rimane l’amaro in bocca".

Giorgia Io non devo vincere, lo devono fare i giovaniGiorgia Io non devo vincere, lo devono fare i giovani
Sanremo 2025

Giorgia è in gara al Festival di Sanremo con il brano La cura per me, scritto con Blanco e prodotto da Michelangelo. Alla conferenza a Milano spiega che non era assolutamente nei suoi piani di partecipare quest’anno: “Questo Sanremo non era proprio previsto per niente, anche perché io vengo da un anno pieno, stavo lavorando sulle canzoni nuove, sono arrivate canzoni, stavo provinando, scrivendo, facendo, poi è arrivata questa “Cura per me” che ha quasi richiesto un palco come quello di Sanremo. Qualcuno ha detto la mandiamo a Carlo, a me he sfuggito la situazione di mano e eccomi qua”. La sua partecipazione arriva dopo 30 anni dalla vittoria con Come Saprei.

La sento mia

“Sanremo per me significa tante cose, significa appuntamenti con la vita, significa paure, tante ansie, perché comunque è un palco che ti mette veramente alla prova, non importa quante volte ci vai, lo fai, ma è sempre una prova, come se fosse la prima volta. Ma è anche quest’anno, ricordi, anniversari, vi so che sono i trent’anni di Come Saprei, e comunque adesso quando arrivo lì su quel palco sento l’eco della voce di Pippo Baudo, comunque i miei ricordi sono belli, sono dei ricordi luminosi che quindi entrano di pari passo con l’ansia del momento. ‘La cura per me’ è un viaggio sentimentale, nel senso che è una canzone che parla di un sentimento molto profondo, che mette un po’ allo specchio e quindi si fa riconoscere un po’ anche le fragilità di questo sentimento, perciò la solitudine, la paura. La sento molto mia“.

Non devo vincere

“Io non devo vincere, lo devono fare i giovani. Io devo fare le cose fatte bene, perché sennò poi ti rimane l’amaro in bocca. Mi piace confrontarmi con la musica che cambia, non ti devi mai fermare nella creatività. Blanco ha un talento e una sensibilità tutta sua, naturale. C’è del contemporaneo nella strofa ma anche del classico dell’inciso. Quando sono andata a Sanremo due anni fa con ‘Parole dette male’, non è andata malissimo ma nemmeno un enorme successo. È stata comunque fondamentale per darmi una svegliata e capire cosa dovevo fare. Mio figlio Samuel ha voluto sentire la canzone e ha detto solo: ‘quest’anno meglio’. Giorgia sull’auto-tune a Sanremo: “Ma finalmente! Lo vorrei anch’io, ma mi hanno riso in faccia sia Slait, il mio produttore, che il fonico. Non ci vedo niente di male sull’auto-tune”.

Sulla scelta della cover e sul nuovo album Giorgia ha risposto: “Per quanto riguarda la cover, stiamo pensando a tante cose. Devo fare qualcosa di opposto rispetto a quando ho coinvolto Elisa, perché quel momento è stato unico. Ho molte idee, il concetto di duetto e di scambio mi piace sempre. Invece, riguardo al disco, ci stiamo provando ma dobbiamo essere sicuri. Io non sono mai pronta, ma mi sto affidando molto al team di lavoro. Stiamo lavorando alacremente“.

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