Belén: “Il patriarcato non si combatte con il cu** di fuori”

“Mi sono presa la responsabilità di fermarmi. Era vitale, dovevo sopravvivere”.

Belen: “Il patriarcato non si combatte con il cu** di fuori”Belen: “Il patriarcato non si combatte con il cu** di fuori”
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Belen rivela che ha un sogno: un partner con cui costruire qualcosa. La conduttrice parla senza filtri di amore, del suo nuovo programma e anche del periodo buio della sua vita.

Il patriarcato

Belen in un’intervista rilasciata a Repubblica racconta della depressione che l’ha colpita e di come il gossip abbia influito in quel particolare momento della sua esistenza. “Raccontano idiozie o verità che non vorresti fossero messe in piazza. Oggi sono molto più riservata”. Poi parla del suo anno buio: “Durante l’anno in cui sono stata male, sono rimasta in silenzio. Ma la gente non se n’è accorta, continuavo a apparire sui giornali”. Da qui la sua decisione di sparire. “Mi sono presa la responsabilità di fermarmi. Era vitale, dovevo sopravvivere”. La conduttrice ha raccontato che la bellezza non è più il punto centrale della vita. “Diventando mamma fai riflessioni diverse. Non sei più la bellona di turno, sai che la bellezza passerà. Ho costruito qualcosa anche grazie alla personalità. Non ne ho poca”. Ma come giudica lei la tendenza di alcune donne a spogliarsi “come gesto di ribellione” al patriarcato? “Il patriarcato c’entra ben poco. Mostrare il corpo è un fatto di vanità. Sono fiera del mio corpo, altrimenti non mi sarei spogliata, e mi piace provocare. Il patriarcato non si combatte con il cu** di fuori, ma difendendo i diritti”.

Paura del personaggio

Altro punto delicato è quello degli uomini nella vita di Belen. “Oggi vorrei incontrare un uomo più serio, più grande, che non entri in competizione. Basta con i meccanismi tossici che non portano a niente di buono”, ha rivelato la conduttrice. “Alla fine della fiera hanno avuto paura di me e del personaggio”. E non puoi mostrarti fragile: “Devi mostrarti sempre forte, vincente. Mi sono rialzata tante volte. L’ambiente in cui lavoro non è tenero”.

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