Alba Parietti risponde alle critiche che arrivano dai social. L’accusa è l’uso eccessivo da parte dell’attrice dei filtri forniti da Instagram. “Qualcuno mi giudica ridicola perché metto i filtri?” ha scritto. “La vanità non è peccato“.
Libera, allegra, dignitosa
“La mia grande ambizione è essere la più stupida, ma stare tra persone molto intelligenti e non sentirmi la più intelligente tra gli stupidi“, ha precisato in un post Alba Parietti. “Io non riservo nessuna sorpresa, sono sempre stata coerente e fedele a me stessa. I miei difetti li mostro subito come in una sfida. I pregi li conservo gelosamente e li conoscono solo quelli che stimo e rispetto. Di tutto mi si può accusare ma non di mostrare un’altra me. Non lusingo e non mento mai. Perché non desidero piacere a tutti. Desidero continuare a piacere a me. E questo è un momento in cui sono particolarmente fiera della donna che sono: libera, allegra, dignitosa“.
L’invidia è una debolezza
Alba Parietti replica poi alle critiche ricevute per l’utilizzo dei filtri: “Qualcuno mi giudica perché metto i filtri? Mi giudica addirittura ‘ridicola’ per questo? Si chiama peccato di vanità. Ora provate a deridermi o giudicarmi per qualcosa che riguarda la mia etica, la mia coerenza, la mia integrità, la mia tenacia, determinazione, forza o morale, poi comparate la vostra alla mia e vediamo chi è davvero ridicolo“. E quindi l’attrice ha concluso: “La vanità fine a se stessa, è una debolezza dandy, non è un peccato. L’invidia, la disonestà intellettuale, la stupidità e la cattiveria lo sono“.