Ospite del podcast di Alessandro Cattelan, Supernova, Paola Iezzi si racconta. La cantante parla del rifiuto all’invito ricevuto da Robbie Williams e del riavvicinamento con sua sorella Chiara. “Tra fratelli c’è sempre un terreno comune nel quale ritrovarsi”.
Il no a Robbie Williams
“Abbiamo suonato prima di lui soltanto a un concerto MTV. Noi aprivamo il concerto”. Paola Iezzi torna con la mente al 1998 per raccontare il suo incontro con Robbie Williams. “Nel 1998 era il suo anno più bello, si era completamente disintossicato. Era bellissimo, con i capelli corti e un po’ rasati”, spiega. “Mi aspettavo che fosse un inglesaccio maleducato. Invece è stato super carino. Lui mi aveva già notato alle prove, era stato molto carino. Poi mi ha invitato al concerto, sono andata e dopo mi ha detto di andare in camerino a salutarlo. Lì mi ha detto ‘Guarda, noi stiamo andando a Como a dormire, vuoi venire con me?’”. A quel punto la cantante è stata presa dall’ansia: “Ho rifiutato Mi è venuta un’ansia fotonica”.
Il riavvicinamento a Chiara
“Tutto è partito da un mio deejay set quando Chiara mi era passata a trovare. I video sono rimbalzati ovunque”. Paola Iezzi inizia a raccontare, confessando che la reunion con Chiara le faceva in parte paura. “Non volevo fosse una cosa patetica. Siamo sempre state contemporanee e doveva rimanere una cosa moderna. Non volevo che suonasse come una necessità di fare soldi o un tentativo di riaccendere forzatamente qualcosa del passato. Non lo era, anche se ovviamente ci sarebbe stato l’effetto nostalgia”. Del resto il periodo di allontanamento è stato lungo: “Si stava proprio lontani e a volte è meglio così. Abbiamo capito un sacco di cose”. Però l’amore fraterno è stato il motore per superare quei momenti: “Tra fratelli c’è sempre un terreno comune nel quale ritrovarsi”.