Ignazio Boschetto: “Sono arrivati degli attacchi di panico”

"Ora ho imparato a conviverci, so che la mia vita è stupenda".

Ignazio Boschetto Sono arrivati degli attacchi di panicoIgnazio Boschetto Sono arrivati degli attacchi di panico
Protagonisti

Il Volo, Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto, si sono raccontati in un servizio de Le Iene. Nicolò De Devitiis ha raggiunto i cantanti a Parigi, in una delle tappe del tour europeo. Sulla fake news della stanza d’albergo distrutta Barone ha voluto fare chiarezza: “È stato per un problema di moquette nella stanza. Siamo andati via senza dire niente e il proprietario ha fatto uscire questa notizia falsa“. L’artista ha anche confidato che: “La mia paura è quella di non riuscire a costruire una famiglia”.

Mi sentivo sbagliato

Ignazio Boschetto ha confessato di soffrire di attacchi di panico: “Sono cresciuto in fretta. A cinque anni aiutavo mia sorella a mandare avanti la casa, nostra madre era malata. L’anno scorso sono arrivati degli attacchi di panico, nonostante avessi tutto quello che desideravo, lavoro, moglie…ora ho imparato a conviverci. So che la mia vita è stupenda e non mi manca niente, capisco che è solo un momento e vado avanti. Poi ha parlato dei problemi legati alla trasformazione del suo aspetto fisico: “C’è stato un periodo che mi sentivo sbagliato. E mi sono detto che dovevo fare qualcosa per me. Da lì ho iniziato un percorso che mi ha portato a sentirmi più sicuro, anche se oggi quella sicurezza non c’è mai. Io quando mi vedo allo specchio mi vedo ancora grasso”.

“Ero emarginato”

Gianluca Ginoble ha confidato che in una fase del suo percorso condiviso con Piero e Ignazio, si sentiva emarginato: “Ci sono anche delle cicatrici antiche. All’inizio Ignazio e Piero stavano sempre insieme. Essendo entrambi siciliani, parlavano la stessa lingua. Io ero un po’ emarginato, per questa cosa mi sono sentito molto solo. Con Ignazio non vado molto d’accordo per una questione caratteriale, non perché non ci vogliamo bene. Lui ogni tanto si chiude in sé stesso e io invece vorrei parlare. Gli voglio bene più di quanto pensano”.

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