Eva Henger: “Mercedesz venne rapita dalla vicina di casa”
"Aveva due anni, quando è successo ho avuto paura".


Eva Henger e sua figlia Mercedesz Henger sono state ospiti del programma La volta buona condotto da Caterina Balivo. Hanno condiviso aspetti della loro vita personale e ricordato Riccardo Schicchi. L’ex attrice porno ha raccontato di quando la figlia, a soli 2 anni, venne rapita dalla vicina di casa. “Durò cinque ore ed è stata una cosa bruttissima. Poi l’abbiamo trovata e da quel momento non l’ho più lasciata da sola”.
Il rapimento
“Aveva due anni, quando è successo. Lei era tremenda, non stava mai ferma e mi sono spaventata perché non riuscivo a trovarla da nessuna parte in casa. Ad aiutarmi a cercarla è arrivata subito mia suocera e abbiamo chiamato la polizia. Io ero anche incinta di Riccardino, ero al quarto mese. Ho cominciato a sanguinare. Tremavo, non riuscivo più a vedere nulla. A mia suocera è venuto in mente che c’era la vicina di casa che aveva un’ossessione per Mercedesz, diceva sempre che doveva essere sua figlia e allora è andata subito a bussare. L’ho persa per cinque ore, in quel periodo erano anche uscite le notizie sulla piccola Angela Celentano, ero terrorizzata” ha concluso Eva Henger. “Io ricordo che mi hanno chiuso in una stanza buia, mi hanno messa a giocare al Nintedo ed ero agitata, piangevo”, commenta la figlia.
Riccardo Schicchi e il papà biologico
Mercedesz ha ricordato con affetto Riccardo Schicchi, che lei considera il suo papà. La ragazza ha contattato il papà biologico una sola volta: “L’ho fatto per la prima e ultima volta perché lui mi ha detto: Non so perché mi state chiamando, io non ho soldi da prestavi. Per lui non provo nulla, indifferenza totale. Non posso provare rabbia per una persona che non conosco per niente“. Eva ha spiegato il motivo per cui non è mai stata adottata da Schicchi. “Perché si è intromessa questa persona. Stavamo facendo le pratiche dell’adozione e lui si è intromesso. Ha chiesto dei soldi per firmare i documenti. Poi ha preso i soldi ed è sparito. Quindi non è mai stato possibile concludere il processo di adozione“, ha spiegato l’ex attrice a luci rosse.