Gianni Passavini: “La serie Supersex è una grossa delusione”

L'autore di "Porno Di Carta" e "Supersex" racconta 50 anni di porno italiano.

Gianni Passavini: "La serie Supersex è una grossa delusione".Gianni Passavini: "La serie Supersex è una grossa delusione".
Interviste

Della pornografia si è visto e detto di tutto, ma sicuramente sono in pochi ad averne scritto dei saggi veramente approfonditi. Tra gli scrittori che emergono per aver approfondito storicamente il mondo del porno c’è sicuramente Giuseppe Gianni Passavini che con Porno Di Carta ripercorre le avventure professionali di Saro Balsamo, protagonista indiscusso nell’ ambito editoriale della pornografia nostrana. Gianni Passavini è tornato da poco con un altra controversa pubblicazione: Supersex edito dalla casa editrice Le Milieu, un libro interamente dedicata alla rivista cult Supersex e al divo del porno Gabriel Pontello.

Quando hai pensato di scrivere il tuo libro sull’epopea della rivista cult Supersex e del divo del porno Gabriel Pontello?
Ho cominciato a pensarci quando stavo ancora lavorando al mio libro Porno Di Carta, vincendo la tentazione di dedicare uno dei suoi capitoli proprio al fotoromanzo Supersex, che con Men, Playmen e Le Ore era una delle tante creature editoriali realizzate da Saro Balsamo. Ma avrei dovuto sintetizzare in poche pagine un’avventura troppo intrigante. Così, tre anni fa mi sono messo a scriverla. Ma ciò che mi ha spinto fin dall’inizio era il fatto che del fotoromanzo Supersex e del suo protagonista, Gabriel Pontello, non si sapesse praticamente nulla. L’attore italo-francese, in particolare, aveva sempre coltivato il suo mito rendendosi infrequentabile e gli stessi suoi colleghi sapevano pochissimo di lui. Così mi sono messo a cercare i fatti e i testimoni, gli indizi e le prove che potevano disvelare l’aura di mistero che ha sempre circondato Supersex.

Secondo te, che cosa ha contribuito a rendere così popolare il personaggio di Supersex?Innanzitutto l’intreccio perfetto tra le storie narrate – credibili e sempre molto godibili da leggere – e la componente rappresentata dalle scene porno – rese molto bene dal punto di vista fotografico. Senza dire del protagonista, il tenente Gabriel Pontello, a capo della squadra VIP del Ministero dell’Interno francese (poi si dimetterà aprendo una sua agenzia privata di investigazioni). Con la sua “recitazione”, soprattutto nelle scene di sesso, dimostra di essere un professionista del piacere, un amante superlativo, un fantasista del coito: insomma, un vero extraterrestre! Certo, il linguaggio del fotoromanzo è intriso di machismo, le scene violente e anche sadiche non si contano, ma nelle storie traspare sempre lo spirito sardonico, paradossale e surreale proprio di certi poliziotteschi dell’epoca –penso ai film di Tomas Milian – ma anche a certe pellicole della commedia erotica italiana.

Che cosa ne pensi della serie Supersex dedicata alla vita di Rocco Siffredi?
Una grossa delusione, una mediocre realizzazione che Rocco non si meritava. Ho trovato imbarazzante la banalità dei dialoghi,farciti di citazioni probabilmente pescate sui siti di aforismi celebri. E poi il plot melenso e noioso, con questa mamma che occupa in pianta stabile i pensieri del personaggio Rocco, e se non è lei è il fratellino morto, e se non è lui è il fratellastro border line. Ciò che lo porta a vivere i rapporti sessuali in modo rabbioso e sofferto, come se avesse qualcosa dentro di cui vorrebbe liberarsi senza mai riuscirci. Un vero incubo per un attore porno, perché ‘il c*zzo non vuole pensieri’, lo sanno tutti. Va bene che è una fiction, ma questa serie sa di finto, di scontato e alla fine – se togliamo l’amore per Rozsa Tassi e famiglia – per Rocco non c’è mai una gioia. E dire che il suo lavoro dovrebbe essere il più bello del mondo…

Chi vedresti oggi nei panni dell’alieno Supersex?
Non vedo nessuno, mi fermerei a Rocco Siffredi, nel cui corpo l’alieno venuto dal pianeta Eros ha deciso giustamente di trasferirsi dopo essere stato per tanti anni di onorato servizio in quello di Gabriel Pontello

Tornando alla rivista, quanto erano importanti per la riuscita di ogni numero le attrici coinvolte?
Dal punto di vista delle vendite in edicola, tantissimo. Per questo Saro Balsamo pagava profumatamente certe attrici. Basti dire che le protagoniste del fotoromanzo erano le più belle e più brave pornostar in circolazione negli anni Settanta e Ottanta del Novecento. Parlo di Brigitte Lahaie, Marilyn JessOlinka HardimanVeronique Maugarski, Dominique Charon, Erika Cool, Cathy Ménard, solo per citare solo alcune tra le tantissime che hanno partecipato agli episodi di Supersex. Inoltre, Marilyn Jess e Ilona Staller (Cicciolina) a un certo punto hanno avuto uno spazio tutto loro all’interno del fotoromanzo come interpreti delle avventure piccanti di Magika & Magika.

Perché hai scelto Barbara Costa per la prefazione?
Perché è una grande e appassionata conoscitrice del porno internazionale. Perché quello che scrive, senza mai dare giudizi di sorta, è sempre originale e spiazzante: invito chi non la conoscesse a leggere il suo libro Pornage (viaggio nei segreti e nelle ossessioni del sesso contemporaneo) e i suoi informatissimi articoli su Dagospia.

Pensi che prima o poi qualcuno realizzerà un biopic anche sulla vita di Gabriel Pontello?
Chi può dirlo? Di certo ne vedremo delle belle.

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