Antonella Ruggiero oggi a teatro con “Sacrè Profane”

Insieme alla cantante, l’Orchestra Filarmonica Italiana e la CM Orchestra.

Antonella Ruggiero oggi a teatro con “Sacrè Profane”Antonella Ruggiero oggi a teatro con “Sacrè Profane”
Eventi

Antonella Ruggiero sarà oggi, martedì 12 marzo, alle 21, al teatro Salieri di Legnago con lo spettacolo Sacrè Profane. Sul palcoscenico con lei ci sarà anche l’Orchestra Filarmonica Italiana e la CM Orchestra. In un’intervista rilasciata a L’Arena, la cantante parla della nascita del progetto, delle novità che permetteranno al pubblico di “viaggiare con la mente” e dell’importanza delle sperimentazioni sul piano artistico.

La nascita del progetto

Antonella Ruggiero spiega che il progetto è nato su invito del maestro Andrea Pollione. “Abbiamo pensato ad una proposta in grado di unire per l’appunto questi due ensemble orchestrali a diverse canzoni del mio repertorio personale dando vita ad un percorso carico di suggestioni e di grandi emozioni”. Poi aggiunge: “Tra i pezzi che interpreterò anche al Teatro Salieri di Legnago ci sono ‘Amore lontanissimo’, ‘Vacanze romane’, ‘Cavallo bianco’, ‘Echi d’infinito’, ‘Ti sento’ e il ‘Kyrie’ tratto dalla Missa Luba, la messa latina cantata nello stile tradizionale del Congo”. La cantante parla di un progetto con sonorità diverse e nuove. “Ci saranno nuovi arrangiamenti e qualcosa di davvero particolare che porterà il pubblico a viaggiare con la mente, uno spettacolo che farà riflettere. La musica riesce sempre benissimo in questo, soprattutto in periodi come quello attuale. Ciò che avviene fuori e che stiamo vivendo ormai da troppo tempo viene sospeso dalla bellezza dell’arte”.

L’importanza della sperimentazione


“Ciò che mi sono sempre ripromessa è stato di evitare accuratamente la ripetitività, la noia, il riproporre lo stesso repertorio o per lo meno qualcosa di simile”. Antonella Ruggiero spiega l’importanza di sperimentare nell’arte che, come spiega, è ‘trasformazione’. “Atteggiamenti del genere penso siano fallimentari per un artista. La musica, parlo per me naturalmente, non può essere limitata da un determinato periodo storico o dal successo di questo o quel brano. Perché questa professione non si trasformi in routine occorre avere sempre tanti interessi e grande curiosità. Ecco, la curiosità: è stata ed è ancora lei ad accompagnarmi soprattutto”.

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