Una canzone autobiografica su una vicenda molto personale: così Nek, all’anagrafe Filippo Neviani, definisce la sua Laura non c’è. Una canzone che risale al 1998, quando era giovanissimo e che partecipò anche a Sanremo. Ora il cantante, intervistato dal Corriere della Sera, ricorda l’amaro in bocca lasciato dalla storia con Laura ma parla anche del futuro. In particolare della sua conduzione con Bianca Guaccero della quarta edizione del talent show di Rai 1 Dalla strada al palco.
“Laura non c’è” e non si è vista più
Dal 1998 ad oggi ne è passata di acqua sotto ponti. Quando gli viene ricordato di come il suo brano non vinse Sanremo, il cui podio spettò ai Jalisse, Nek si mostra diplomatico. “Beh, episodi simili sono successi anche a Zucchero e Vasco. Le vittorie nella vita spesso però non corrispondono alle classifiche dei Festival. Alla fine è andata bene lo stesso”. Del resto Laura non c’è ha avuto comunque un successo enorme. “È una canzone autobiografica, con un riferimento molto personale”, spiega. “Tutti abbiamo incontrato una Laura nella nostra vita, è un’esperienza vissuta da tanti, il suo successo probabilmente arriva da lì. Laura ha fatto parte della mia vita e quando si è staccata da me mi è dispiaciuto: mi è rimasto l’amaro in bocca”. Alla domanda se si siano più rivisti, la risposta è categorica: “No, mai più”.
“Dalla strada al palco”
Nek non ha mai fatto parte degli artisti di strada, di quelli che, cioè, si esibiscono tra la gente, lungo le strade. Tuttavia nella conduzione del programma Dalla strada al palco, gli è stato possibile maturare un’idea molto chiara di quello che significa praticare una professione del genere. Quando viene sottolineato come l’espressione ‘artista di strada’ rimandi all’idea di persone che non ce l’hanno fatta a sfondare, Nek è pronto a chiarire la posizione di quegli artisti che, invece, hanno compiuto una scelta.“Anche io pensavo fossero costretti a essere lì, che la strada fosse il loro piano B, l’ultima spiaggia, invece la maggior parte di questi artisti ha fatto una scelta, una scelta libera da costrizioni, da stress da show business”, spiega. “Sono persone che non si fanno schiacciare da certe logiche, che girano il mondo e guadagnano, mantengono una famiglia. Il loro tratto principale è sempre l’estrema libertà. E poi è un mestiere veramente meritocratico: guadagna solo chi lavora bene”.