Ha scelto di veder screscere le sue figlie, Monica Bellucci, e di prendersi per questo una pausa dal lavoro. Così racconta l’attrice nella recente intervista a Elle Francia, dove parla anche di come sia fiera delle strade intraprese da Léonie e Deva Cassel. Di quest’ultima sottolinea la professionalità e ammette: “Alla sua età io non ero professionale come lei”.
Meno lavoro
“Per fortuna sono nate tardi”, spiega l’attrice. “Ho deciso di lavorare meno per prendermi il tempo di vederle crescere”. Nate entrambe dalla relazione con Vincent Cassel, le sue figlie hanno rappresentato una scelta di vita. Il rischio di allontanarsi dal grande schermo, infatti, è quello di non riuscire a farvi ritorno. Tuttavia Monica Bellucci non aveva dubbi sul fatto che valesse la pena prendersi il giusto tempo per dedicarsi al suo nuovo ruolo di mamma. Inoltre il lavoro come attrice, per quanto rallentato, non ha subito una decisa battuta di arresto. Recentemente, infatti, ha lavorato nell’ultimo film di Tim Burton, nuova e stabile relazione per l’attrice: Beetlejuice Beetlejuice è il sequel del lungometraggio del 1988, ambientato trent’anni dopo il primo capitolo.
Orgoglio per le figlie
Léonie, la più giovane delle figlie, vive a Parigi con lei ed è impregnata nella preparazione del percorso universitario: “Già a 14 anni ha espresso la sua sensibilità artistica”. Deva, invece, ha scelto di intraprendere una carriera analoga alla sua, come modella. Monica Bellucci spende parole per elogiare l’impegno della figlia ventenne: “A vent’anni è piena di entusiasmo, ma lavora da quando ne ha sedici e si è presa il tempo per maturare. Si è fatta strada lentamente, ha conseguito la maturità, parla cinque lingue, sono felice di vederla appassionata a quello che fa”. Poi ammette: “Alla sua età io non ero professionale come lei”. Nonostante anche gli impegni di Deva siano numerosi, l’attrice spiega di riuscire a trovare il tempo per incontrare sua figlia: “Ci incontriamo molto spesso, in Francia o in Italia, a casa di mia madre. Ho bisogno di guardarla negli occhi e di stringerla tra le braccia, i video non bastano”.