Cristiano Malgioglio a Storie Italiane commenta le critiche di Mogol su Giorgia e la sua performance al Festival di Sanremo con La cura per me. A Rai Radio1, ospite di Un giorno da pecora, il noto paroliere aveva detto: “A Giorgia offrirei volentieri, gratuitamente, un corso da noi. Ha una voce fantastica ma canta come si cantava trent’anni fa, usa troppo la voce. Che, per carità, è bellissima ma la usa come si faceva in passato, la voce deve esser credibile per quello che dice, è la credibilità che riesce ad emozionare”.
Le parole Giulio Rapetti Mogol
“Se ho seguito Sanremo? No. Ho sentito solo la canzone di Cristicchi, che ha un testo molto bello: le critiche su l’esser troppo personale sono tutte stupidaggini. E so che ha vinto un ragazzo molto giovane di cui però non ho ascoltato la canzone. Credo che delle canzoni di livello sia l’unico modo per aumentare il livello culturale, non ce n’è un altro, imparando le canzoni a memoria resta sempre qualcosa. È insomma importante che le canzoni abbiano un valore e siano conosciute per questo motivo. In passato invece ho saputo che in passato si è toccato la vetta perché due uomini si sono baciati oppure uno ha distrutto i fiori. Ecco noi non dobbiamo fare queste cose per aumentare l’ascolto, l’ascolto deve salire per il valore delle canzoni, non perché uno si alza e fa la pipì sul palco, non me ne frega nulla di queste cose”.
La replica di Malgioglio
“Sono molto nervoso di quello che ha detto Mogol su Giorgia, invece il signor Mogol dovrebbe andare a scuola di Giorgia, Giorgia non ha una voce, ha uno strumento, è la più grande cantante della sua generazione oggi. Io non mi arrabbio mai, ma guai chi mi tocca Giorgia, chi mi tocca i miei cantanti preferiti. Non è giusto, non so perché ha detto questa cosa. Ma cosa vuol dire che è antica? Antica una donna che fa quei virtuosismi così, ma quello è un miracolo. Non c’è una voce così in circolazione. Avrebbe fatto bene Mogol a scrivere una canzone per Giorgia e avergliela proposta”.