Zucchero: “È stato un grande amore. Ed è stato un inferno”

Il momento più difficile dopo il divorzio dalla prima moglie.

Zucchero È stato un grande amore. Ed è stato un infernoZucchero È stato un grande amore. Ed è stato un inferno
Musica

In una intervista al Corriere della Sera, Zucchero ha raccontato di aver attraversato un periodo di depressione negli anni di massimo successo della sua carriera. L’artista era in cima alle classifiche musicali di tutto il mondo, ma si sentiva profondamente infelice. Il momento più difficile è stato il divorzio dalla prima moglie, Angela Figliè, con la quale ha avuto due figli. La depressione di Zucchero è durata diversi anni. L’artista ha raccontato di aver pensato addirittura al suicidio.

Racconti sulla sua ex moglie un amore mai ricambiato

“Mi ha massacrato. Però a suo modo è stata una fonte di ispirazione. Ora vorrebbe i diritti di autore… È stato un grande amore. Ed è stato un inferno. Era bellissima, ma a colpirmi fu la malinconia dei suoi occhi. Non sono mai riuscito a capirla, neanche adesso. Impenetrabile. Durissima. Mi sono sposato a 23 anni, lei era ancora più giovane. Mi aveva lasciato il giorno prima che partissi per il Forte Village, in Sardegna, dove dovevo suonare per un mese. Le telefonavo e non rispondeva mai. Al ritorno con la 128 scassata di mio padre andai ad aspettarla fuori dal negozio dove lavorava, e le chiesi di sposarmi. Lei rispose di sì. Fino a quando una notte mi disse: “Ti lascio, non ti amo più”. Ma non so se mi abbia mai amato davvero, di sicuro “ti amo” non me l’ha mai detto, e neanche “ti voglio bene”. Mai. E la mia presunzione era farla sorridere, renderla felice. Volevo prenderle una casa vicino a sua madre, e mi indebitai di 500 milioni. Così scivolai nella depressione. Non sapevo dove prendere il denaro.

La depressione

“Volevo farmi fuori. Stavo malissimo. Attacchi di panico fortissimi, cose che non auguro a nessuno. Prendevo il Prozac ma non sentivo più niente. Dopo “Oro incenso e birra” mi chiamarono prima al Freddie Mercury Tribute, poi Sting, insomma mi sono capitate cose bellissime, ma non me le sono godute. Ero al massimo del successo e non volevo più salire sul palco, non volevo fare la tournée di Miserere: sedici concerti negli stadi”.

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