Simona Ventura: “Ascolto tutti, poi faccio come dico io”

"Ero autoritaria come Pippo Baudo, poi si cambia nella vita".

Simona Ventura Ascolto tutti, poi faccio come dico ioSimona Ventura Ascolto tutti, poi faccio come dico io
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Simona Ventura si confessa a Belve rimpianti, chirurgia estetica e il dolore per il figlio mai nato. La conduttrice si è raccontata a Francesca Fagnani e ha ripercorso la sua carriera, soffermandosi sui momenti più bui. “Che belva mi sento? Il pulcino mannaro. Sono un pulcino, ma a volte mi trasformo in un lupo mannaro”.

Regina di se stessa e difetti

Nonostante la sua attitudine decisa, la Ventura ha ammesso di essere cambiata nel tempo: “Oggi ho meno rabbia, meno rancore. Ho una memoria di elefante, non dimentico. Però perdono. Né santa né vipera? Santa non sono mai voluta esserlo, un po’ vipera per difesa. Non aggredisco, sono accondiscendente. Se vengo aggredita, reagisco. Sono una che non molla mai, una leader. In un gruppo di lavoro ascolto tutti, poi faccio come dico io. Bisogna metterci la faccia. Ero autoritaria come Pippo Baudo, poi si cambia nella vita”. Con la consueta schiettezza, ha ammesso anche i suoi difetti: “Quando mi arrabbio, dico cose sgradevoli. Poi sono distratta, mantengo poco l’attenzione”. E poi commentando il tatuaggio di una corona che porta sul collo: “Mi sento regina della mia vita. Sono caduta certe volte, poi mi sono rialzata”

Confessioni intime amore e aborto

L’intervista ha toccato anche temi delicati e privati. Riguardo alla sua prima volta, la Ventura ha raccontato: “Quando feci l’amore per la prima volta in sottofondo c’era tutto il calcio, minuto per minuto”. Ha poi parlato di un aborto avvenuto da giovane: “Per tutto quello che mi è successo, non passa giorno in cui non penso al bambino mai nato. Sono scelte sofferte. Mi hanno aiutato delle persone, ma il padre non l’ha mai saputo”. Il futuro con Giovanni Terzi: “Ho sentito il desiderio di risposarmi perché aiuta. Dal punto di vista giuridico ci tutela, andiamo verso una certa età. Scelta romantica, ma anche giuridicamente importante”. Sul matrimonio con Bettarini: “Non ho mai voluto che andasse tutto in piazza, avrei preferito discrezione”.

Tra successi, dolori e segreti

La Ventura non ha nascosto di aver vissuto periodi bui, segnati da invidia, attacchi mediatici e gossip falsi: “A volte ho subito l’invidia, altre volte non me ne importava. Quando sei debole le iene si presentano. Ho avuto successo perché ho sempre buttato il cuore oltre l’ostacolo. Il momento più alto della mia carriera è stato Sanremo. L’Isola da concorrente mi ha aiutato tanto, mi ha fatto tornare in mezzo alla mia gente. Da lì è iniziata la rinascita. Anni fa disse ‘Un dirigente in tv mi chiese di essere carina? Mi sono chiesta se avevo o no l’indole della mignotta. Ebbi uno scontro con Bassetti. All’inizio del Covid gli raccontai la mia esperienza, mi disse “venga qui al posto mio”. Rimasi in silenzio, mi sono pentita. Gossip non veri su di me? Non ho mai fatto uso di droghe. Quella voce era girata da persone che volevano farla girare. Era un momento difficile, poi capii il perché. Tutti sapevano che non era vero. Ho sempre preferito fare un passo indietro, una notizia negata viene amplificata”

Smentite un gossip e chirurgia estetica

Sul presunto flirt con Adriano Galliani: “Era il mio capo a Mediaset. Arrivai nel ’94, lui stava con un’altra persona. In una sala trucco, c’era l’ex moglie e una truccatrice disse “Sta con quella” e invece di dire quella reale, disse Simona Ventura. Appena arrivata a Mediaset, facevo Mai dire gol, ero l’ultima del carro. Dopo quel gossip, cambiò tutto. I tavoli a mensa mi chiamavano, c’era sempre posto per me. Poi dissi che non era vero, ma lasciai correre”. La conduttrice ha confessato di aver abusato della chirurgia estetica in passato, spinta da un certo senso di ribellione: “Oggi ho ritrovato la mia faccia, il mio sorriso. Abusai per ribellione. Essendo felice, non ne sento più il bisogno oggi. Di cosa mi pento? Il seno, ma a Giovanni piace. Non mi guardo mai allo specchio, non mi piaccio mai. Non sono mai voluta essere una sex symbol. Sono cresciuta come un maschio mancato, ho sempre puntato sulla simpatia. Non mi sento sexy, ci gioco ma non è mai stata una mia priorità.

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