Malgioglio: “Niente sconti, né a VIP né a NIP”

Da domani "Tali e Quali". E Malgioglio promette di essere "spietato".

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Cristiano Malgioglio è pronto a riprendere il suo ruolo di giurato “spietato, ma con ironia” in Tali e Quali, spin off di Tali e Quali Show dedicato alle persone comuni con la passione del canto. La conduzione è affidata, ancora una volta, a Carlo Conti e la giuria di Tali e Quali 2024 sarà formata (come sempre) da Loretta Goggi, Cristiano Malgioglio e Giorgio Panariello. In più, ogni puntata avrà un quarto giudice a sorpresa. Per la prima puntata di domani, sabato 13 gennaio, il quarto giudice sarà Vincenzo De Lucia, imitatore napoletano di Maria De Filippi. Ospiti fissi nel cast saranno anche Gabriele Cirilli e Francesco Paolantoni.

Malgioglio sul piede di guerra

Come da prassi, ogni puntata vedrà protagoniste 10 persone comuni che si trasformeranno in vere e proprie copie di celebri cantanti. Stavolta Cristiano Malgioglio sembra essere sul piede di guerra e dichiara che non farà sconti, né ai VIP in gara e nemmeno alle non-celebrità, i cosidetti NIP (not important people). In un’intervista all’Adnkronos, Malgioglio ha condiviso la sua emozione nel lavorare con Carlo Conti e la giuria, con la quale si è ormai creato un clima rilassato e scherzoso: “In questo clima scanzonato, io sono un po’ la pecora nera. E questa volta mi lancerò in commenti in quattro lingue, a seconda della nazionalità della star imitata”.

Tali e Quali 2024: i concorrenti NIP

Per quanto riguarda i concorrenti NIP, nelle prove si è già avuto un assaggio delle varie performance, e Malgioglio sottolinea che si tratta di persone “che nella vita fanno i mestieri più disparati, dall’oculista all’operaio, allo studente. Alcuni sono bravi, altri meno. Alcuni si lanciano in sfide impossibili, con l’imitazione di mostri sacri, star internazionali inarrivabili. E lì è facile che caschi l’asino. Anche perché noi non giudichiamo solo la voce ma anche la gestualità. Va meglio con le imitazioni delle star italiane, che sono più numerose. E devo dire che alcune imitazioni di artisti italiani sono meglio degli originali”.

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