Nicole Kidman su “Babygirl”: “Parla di sesso e desiderio”

"Ci sono stati momenti in cui pensavo ‘non voglio più avere orgasmi‘".

Nicole Kidman su "Babygirl": "Parla di sesso e desiderio"Nicole Kidman su "Babygirl": "Parla di sesso e desiderio"
Serie TV e Film

Nicole Kidman al Sun ha condiviso le sue riflessioni sul film Babygirl, in cui interpreta una donna di successo che intraprende una relazione molto appassionata con il suo stagista, Samuel, interpretato da Harris Dickinson. Durante l’intervista ha rivelato: “Ci sono stati momenti durante le riprese del film in cui pensavo ‘non voglio più avere orgasmi‘“.

Sesso e desiderio

L’attrice ha spiegato che, durante le riprese del thriller erotico c’erano condivisione e fiducia, ma anche momenti in cui desiderava stare sola e pensava di non voler più affrontare certe situazioni. La gestione dell’intimità con Harris Dickinson e Antonio Banderas, che interpreta suo marito, si è rivelata complessa: “È un film che parla di sesso e desiderio, dei nostri sentimenti più intimi e dei nostri segreti, del matrimonio, di verità, potere, consenso. È una storia liberatoria, raccontata con lo sguardo di una donna. Il film ci lascia esposti, vulnerabili e spaventati, ora lo consegniamo al mondo. Siamo tutti un pò nervosi. Ma realizzare il film con queste persone è stato delicato, intimo e molto, molto profondo” .

Mai fatto film espliciti come questo

Nicole Kidman ha accettato di partecipare per mettersi alla prova e ha vinto il premio come Miglior Attrice al Festival del Cinema di Venezia 2024 per il suo ruolo. A Vanity Fair aveva dichiarato: “Ho fatto alcuni film piuttosto espliciti, ma non come questo. Lavoro semplicemente con l’abbandono. Molti dei temi dei miei film sono stati esplorati attraverso la lente della sessualità. Non l’ho eliminata né ho cercato di far finta che non ci fosse. È una cosa vulnerabile, ma non la eviterò mai fino alla morte. Mi metterò in una posizione vulnerabile e vedrò dove mi porterà Mi ha lasciato a pezzi e devastata. A un certo punto ho pensato: ‘Non voglio essere toccata. Non voglio più farlo’, ma allo stesso tempo ero costretta a farlo. Mi sono sentita molto esposta come attrice, come donna, come essere umano. Entravo e uscivo dicendo: ‘Devo rimettere la mia protezione. Che cosa ho appena fatto? Dove sono andata? Che cosa ho fatto?'”.

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