Jim Belushi: “Con la Belushi Farm mio fratello sarebbe vivo”

L’attore e la sua factory per la coltivazione della marijuana terapeutica.

Jim Belushi: “Con la Belushi Farm mio fratello sarebbe vivo”Jim Belushi: “Con la Belushi Farm mio fratello sarebbe vivo”
Protagonisti

Attore comico di successo, noto per le sue interpretazioni televisive esilaranti, Jim Belushi nella recente intervista a Repubblica parla della sua Belushi Farm: una factory per la coltivazione della marijuana terapeutica. Ricordando la tragica morte del fratello avvenuta per un’overdose di eroina e cocaina a Los Angeles, l’attore pensa che si sarebbe potuto salvare se la factory fosse esistita prima. “Avrebbe fumato l’erba”, questa la sua opinione sul fratello John Belushi, fondatore dei Blues Brothers.

La Belushi Farm

“Ho comprato quella terra in Oregon perché un amico viveva lì”, comincia a raccontare Jim Belushi. “E un giorno mi sono detto: cosa posso farci? Poi ho scoperto le proprietà terapeutiche della marijuana, gli effetti benefici sui malati, chi soffre. Ho incontrato centinaia di persone e sentito le loro storie. Appena è stata legalizzata in alcuni Stati Usa, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Ed è nata questa piccola factory-boutique, ci lavorano 15 persone e vogliamo essere un esempio. Come provo a raccontare, con ironia e un po’ di spettacolo, in Growing Belushi”. L’attore pensa poi a suo fratello e alla tragica morte: “Fosse stato così anni fa, mio fratello sarebbe stato un pothead (uno che si fa le canne) e sarebbe vivo”.

Essere felici di quel che si ha

Jim Belushi ha costruito intorno a sé l’immagine di un personaggio divertente e ironico. Il suo atteggiamento positivo non si smentisce nemmeno nei confronti della vita e del modo di prenderla. l’attore non sopporta “quando le persone si lamentano di tutto, inutilmente”. Poi precisa: “Si sentono troppe lagne in giro. Lo dico per chi è privilegiato come noi: abbiano una buona vita, che ci affliggiamo a fare?”. Poi l’attore ricorda i giorni a Roma, in occasione di una premiazione: “La gente che mi salutava con la mano aperta, incrociandomi in Vespa. Essere popolare mi piace: non ero un bambino popolare a scuola, non lo ero neanche in famiglia. Una delle ragioni per cui sono diventato attore è stata avere un po’ di attenzione tutta per me. Quindi mi ritengo fortunato per il fatto che oggi il 100% di chi mi incontra è gentile”.

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